venerdì 6 agosto 2010

Le Grandi Vacanze di DDUM

Ah, che bella Milano ad Agosto!
Dicono alcuni.
Io no.
Cosa vi piace della città? Il fatto sia deserta a parte personaggi dalla nazionalità indefinibile che ti osservano mentre passeggi di sera con quello sguardo "nessuno ti sentirebbe urlare"? Oppure sono i 40 gradi che vi affascinano? No, aspetta, forse è l'avventura di riuscire a trovare un posto aperto per riuscire a mangiare un tozzo di pane raffermo a 35 euro?
No, ragazzi, non scherziamo, io me ne vado.
Ferie.
Per uno che non fa un cazzo come me è quasi strano dirlo, preferisco chiamarle vacanze. Beh, giovani, io parto, diciamo la verità, non me le sono meritate, però ci vado lo stesso, anche perchè ormai ci leggeva solo Absinto che è qui a Milano per curarsi le malattie che ha contratto durante le sue di ferie.
Vi direi che mi collegherò per scrivervi qualcosa, ma è alquanto improbabile. Dite la verità, voi vi mettereste a scrivere qualcosa dalle spiagge californiane? Mi appunto tutto sulla Moleskine e poi ve lo racconto quando torno.
Vi prometto solo una cosa, a settembre ci impegneremo di più. Per festeggiare un anno di blog stiam già pensando ad una nuova grafica (pensando, non vuol dire che ci sarà di sicuro), molti post, nuovi collaboratori, più donne nude, concorsi, sondaggi e qualsiasi cosa vi venga in mente che tanto dirlo adesso non costa niente, poi non faremo un cazzo di tutto questo, ma vogliamo dare una idea di attività editoriale che in realtà non esiste.
Se siete ragazze mandateci le vostre foto in costume a diariodiunmilanese@gmail.com
Se siete ragazzi mandateci le vostre foto a aldo.busi@gmail.com
Se siete Absinto, smettetela di grattarvi che peggiorate solo la situazione.
Se siete Lisbeth, che fine avete fatto? Ci avete spezzato il cuore.
In ogni caso, buone vacanze, cari lettori. Fate le meduse con le chiappe in acqua, fate la pipì sul bagnasciuga vicino ad un bambino e date la colpa a lui, importunate le mamme sulla spiaggia, costruite cazzi enormi di sabbia, insomma fate tutto quello che farei io.
"Be young, be foolish, but be happy"
E' il mio nuovo mantra, magari potrebbe essere utile anche a voi.

Con affetto,
Kitsch Master.

A me milano d'agosto piace. mi ricorda LOST, il telefilm. Cioè praticamente ci sono dei sopravvissiti che rimangono intrappolati in un isola deserta. effettivamente ha il suo fascino l'isola deserta, solo che è uno sbattimento totale. E vai di qua per l'acqua e vai di la per mangiare...insomma...comunque a me non frega un cazzo visto che praticamente abito a Torino...
Al contrario di altri che spenderanno i loro soldi in posti semi esotici, o per lo meno molto cool (sopratutto San Francisco mi han detto che è molto molto per cool) io cercherò di sfruttare il potere dell'euro investendolo nell'economia degli ex paesi del blocco sovietico...praticamente vado nei balcani che costa tutto meno...niente calze o robe così che c'è la mia dolce metà...
Nel caso in cui non tornassi (vuoi un genocidio, vuoi un campo minato non segnalato) lascio tutto a voi lettori...ci rivediamo a Settembre per una nuova mirabolante stagione del diario.

il_gio



I grandi contributi di DDUM: Il Signor Brusca (Parte II)


Ecco la seconda parte del racconto. Vorrei ringraziare tutti per le innumerevoli mail e telefonate che ricevo. Mi lusinga il fatto di essere stato contattato anche dalla redazione di Uomini e Donne nel ruolo di tronista dai piedi puzzolenti. Vedrò quel che posso fare ragazzi. Volente o nolente sono un’icona supersexy dell'’underground punk milanese e non posso andare dall'’oggi al domani da Maria.
Comunque..
Per colpa di Massi, mio fido amico nonché da poco parente ho rischiato di compromettere per sempre il mio rapporto col mitico dottor Sholl’s.
Spinto forse dalla “pietas” verso il sottoscritto  mi ha proposto di abbandonare il vecchio dottore con le più moderne, fighette e modaiole havaianas ovvero le infradito più famose del mondo esportate come bene nazionale dal Brasile. “Vedi Signor Brusca, quando vengo a casa tua sono contento di vederti, hai una casa bella, ordinata ed accogliente ma vederti con quegli zoccoli mi fa tanta tristezza. Allora ho deciso di farti cambiare religione e di proporti queste mitiche infradito che non puzzano, sono comodissime, non si rompono e sono veramente alla moda. Non ce la faccio più a vederti con quelle zoccole ai piedi e per questo ho deciso di investire 30 €€ per il bene dei tuoi rapporti sociali casalinghi”
“Oh Massi, grazie mille, e poi cacchio sono blu e nere, come facevi a sapere che erano i miei colori preferiti?” (domanda retorica ad un milanista incallito che sta ancora bruciando per la magica tripletta)
Ok le indosso e sono decisamente comode.. hey non mi stanno neanche male! Tutto molto bello come direbbe il buon “Bruno Pizzul”. Il problema è che non avevo ancora fatto il primo passo.  Detto fatto, inizio a camminare e sento un fastidio sempre in crescendo che prende tutti i nervi degli arti inferiori per poi dirigersi verso i testicoli.
“Dovrò abituarmi, non ho mai indossato delle infradito. Oggi provo ad indossarle tutto il giorno e sicuramente domani andrà meglio”   Penso fra me stesso.
Spiacente risposta sbagliata. Io non so cosa si provi la prima volta ad indossare un tanga perché ufficialmente non li ho mai indossati (ho detto ufficialmente, non ufficiosamente), ma credo che la sensazione da me provata con i moderni infradito sia paragonabile a quella che proverei con un tanga molto attillato che stringe così tanto da portare ad una patologia varicosa che interessa il sistema vascolare del testicolo (mai sentito parlare di varicocele?).
Conscio e pentito dell'’errore commesso, ho appeso le havaianas al chiodo e ho contattato immediatamente Maria per andare all’'edizione autunnale di “C’è posta per te”, per chiedere scusa al Dottor Scholl’s baciando i sandali da prua a poppa.
In attesa della risposta di Maria e dei postini arrivederci a tutti dopo le vacanze sugli schermi di canale 5.
A credito delle mie affermazioni ed esperienze pragmatiche allego letteratura scientifica e invito tutti i lettori a mettere in sottofondo leggendo questo post Il mitico Barry.
Dedico questo post al mitico Absinto che in meno di due giorni aha organizzato un fan club su facebook che conta più di 4250 fan. Vi porto nel cuore.
Signor Brusca.

martedì 3 agosto 2010

centro sociale okkupato e mo co'u cazz'e ce cacciate...


Venerdì sera, per una volta non in compagnia del titolare del blog (ancora per poco perchè presto avrò la mia rivincita...) mi sono permesso una indagine/inchiesta degna dei grandi nomi giornalistici di questo paese, come per esempio, ehmm...coso quello coi baffi...dai...vabbè.

Dopo le solite 2 (o forse più) ore passate al confine a salutare i fan del blog (grazie ragazzi, vedere così tanta gente che ci legge e che dimostra il suo affetto nei nostri confronti è bellissimo) e dopo circa 3 medie (o forse più) rimasto ormai solo con Uomoz detto Tommy per colpa del T9 e Pippo detto Pippo, decidiamo di andare a vedere che aria tira in questa famigerata casa occupata in via Savona.
Ovviamente perchè la mia dolce metà non c'era, visto che di passare le sere nei centri sociali si è ampiamente rotta le palle.
A leggere i giornali, gli abitanti della via si sentono ostaggio degli occupandi, come se prima, con 5 pub in 30 metri di casino non ce ne fosse.
Lungo la strada (dal confine saranno 600 metri...) mi canticchiavo curro curro guajò e cose così ed ero gia pronto a idealistici scontri con la celere...a proposito, che disco il live dei 99posse con i Bisca, che disco!
Entrati dal portone principale la situazione è assolutamente piacevole...L'ingresso è veramente grosso, così come il resto del palazzo, 3 o 4 piani di appartamenti occupati. Tutto sembra essere gestito molto bene con la calma e la tranquillità data da un abuso di cannabis. Tutto imbiancato di fresco, l'androne si sviluppa per il lungo con varie sedie e divanetti tirate fuori da chissà dove e l'immancabile calcio balilla creano quell'atmosfera amica da centro sociale...i cani hanno ovviamente accesso libero (io ho paurissima dei cani...) ci sono cani che giocano a calcetto, cani che chiacchierano,cani che ti servono la birra, cani che chiacchierano di politica...la birra costa pochissimo, tipo 1,50 o 2,50 ovviamenti moretti in lattina da 33...quindi insomma in proporzione non è esattamente pochissimo...però va bene così. Per carità, era un po calda e sapeva di cantina...comunque va bene...
La vera sorpresa è stato il cesso. Unico cesso del pian terreno (credo eh altri non ne ho visti..non lo so) esattamente nella prima sala che si incontra entrando, quindi luogo di grande passaggio.
Gia mi aspettavo una roba tipo il cesso in cui il buon Mark Renton si immerge di testa in Trainspotting. Un po di esperienza di cessi di centri sociali ne ho. Una volta sono anche finito con una gamba intera (senza miracolosamente rompermi l'altra) in un tombino ingresso fogna in un centrosociale a Padova...). Questo era pulitissimo. Ma pulitissimo che il mio cesso di casa in confronto è meno pulito...bravi bravi. così si fa.
Poi ci hanno detto che chiudevano e insieme a tutti i cani siamo usciti direzione Pokai (a circa 20 metri da li e un po di post indietro). Una schitarrata e una birretta (non pagata, diciamo offerta che suona meglio) e ce ne siamo andati. Comunque, fanno più casino negli altri locali.