lunedì 18 ottobre 2010

Macaron, m'hai provocato e mò ti distruggo

Scusate la mia lunga assenza, ma ero intrappolato in una miniera in Cile e non potete immaginare come sia difficile trovare una rete wifi decente sotto terra. Per rifarmi delle mie fatiche lavorative sabato mi sono regalato una giornata da milanese. La mattina mi ha chiamato un mio amico che cercava un po' di riposo dal suo bellissimo bimbo che però gli ha sfracellato i maroni. Decidiamo di andare alla mostra di Dalì a Palazzo Reale, ma vista la coda interminabile viriamo verso la mostra di Cattelan che, diciamoci la verità, è una cagata perchè consiste in sole tre opere, più il dito medio in piazza Affari, però è frequentata da interessanti topine hipster che cercano di farsi piacere tutti gli stilemi che il loro ruolo di intellettualoidi a la page richiede, ma si leggeva benissimo nel loro sguardo incorniciato dai wayfarer che non ci capivano un cazzo e anzi in parte erano disgustate, ma non possono dirlo a nessuno che se no ci faccio una figura di merda al prossimo aperitivo con gli altri amici dello scatto fisso (che poi il mio consulente di stile berlin-finalese mi ha confidato che lo scatto fisso è praticamente morto, la vera moda del futuro? La pesca sportiva). Ammetto che non sono mai andato pazzo per Cattelan, vedere le sue opere non mi da la stessa emozione di altri artisti, forse perchè sono state così tanto pubblicate che ormai vederle è come andare a controllare che un comodino Ikea sia uguale al catalogo che vi hanno messo nella casella della posta. O forse sono solamente delle stronzate immensamente sopravvalutate, ma non ho abbastanza cultura per affermarlo con certezza. Di sicuro è molto bello l'allestimento della enorme sala delle cariatidi di Palazzo Reale.
Facendo due passi in centro siam passati davanti a Ladurée in via Spadari. Avevo letto cose meravigliose di questi macaron ed era da tempo che li volevo assaggiare, ma non me li potevo permettere in quanto a dieta. Ho preso coraggio e sono entrato. Sono stato accolto da una bella ed elegante signora che con accento francese ed un filo di voce mi chiede "Posso esserle utile?" "Si grazie, guardo un attimo i gusti" e poi muove le labbra, ma non emette suoni al chè io "Pardon?" "Posso esserle utile?" "Si...gliel'ho appena detto...". Dopo aver intuito che si poteva prendere un sacchetto da barbone di 6 macaron a soli 8 euro scelgo i miei dolci e vedo che la signora ricomincia ad imitare un'orata al chè io esco con un "Eeeeehhhh?" strizzando pure gli occhi, lei ad un tono di voce che doveva essere equivalente ad un suo urlo, ma che per me era il volume di Colpo Grosso in camera mia quando in casa c'erano i miei, mi dice "Bene, grazie, ci vediamo tra poco in cassa". Eravamo esattamente a 24 centimetri dalla cassa. Lei fa un passo laterale e mi fa "Sono 8 euro". Ancora ora non ho ben capito la mossa. Sappiate cmq che son soldi buttati, il macaron che mi è piaciuto di più è stato quello al cioccolato che mi ricordava da vicino un Grisbì che lo posso prendere all'Autogrill e capisco quando mi parlano.
In serata visita all'hotel Boscolo all'installazione della grande Chiara Moreschi e serata al Bitte a fare il finto Mod con il_gio. Bella serata, ma il volume era altissimo. O forse ero io ormai settato in modalità macaron...

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